Novità, 4 marzo 2009
Si torna a parlare di hotel per gay: dopo Riccione ora è la volta di Bellaria Igea Marina. Promossa qui la nascita di una lista civica “Per i diritti della comunità Lgbt”. Nel suo programma, il progetto di un turismo gay friendly, sull’esempio di Lido di Savio, che annovera diverse strutture aperte a ogni tipo di clientela, senza ghettizzazioni.
Per Bellaria, l’occasione di conquistare nuove fette di mercato o una nuova sfida all’opinione pubblica che già a Riccione ha fatto tramontare l’idea ancor prima della sua effettiva realizzazione?
Il gruppo, assicura il rappresentante della lista Attilio Benvenuti, si impegnerà nell’opera sociale di sostegno e promozione delle istanze della comunità gay, lesbica e trans. E non solo per quanto riguarda il turismo ma, più in generale, con lo scopo di realizzare una maggiore inclusione sociale a Bellaria Igea Marina, con particolare predilizione per quanto riguarda le e sigenze di residenti e turisti omosessuali: un punto di vista che mira in sostanza al rispetto dei principi della convivenza e dell’inclusione da realizzare attraverso varie iniziative.
Il gruppo sostiene la candidatura di Marcella Bondoni (Pd) a sindaco della città, nella speranza che proprio lei, una volta sindaco si impegni a promuovere la costituzione di un turismo “gay friendly”.
Resta da capire in quale maniera si dovrebbe realizzare il turismo gay friendly (le modalità sono tutt’altro che trascurabili): hotel aperti a tutti (non lo sono già?)…oppure spiagge apposite o locali specifici? Insomma, parlando di turismo gay friendly, il confine tra la specificità dell’offerta turistica e la ghettizzazione è molto sottile: riusciranno i nuovi amministratori a non oltrepassare il limite? Vedremo…
Articolo del 26 novembre 2008
Ieri l’annuncio del presidente di Promohotel Antonio Marinaro di istituire a Riccione gli hotel gay friendly per fare della Perla Verde un luogo di turismo anche omosessuale. Oggi, la replica di gay e albergatori: gli alberghi per gay non li vuole nessuno!
“Non basta fare marketing per rendere una località gay friendly!” sbotta l’ex presidente di Arcigay Riccione Davide Piccioni ” specie una località come Riccione, notoriamente non gay friendly!” Troppi, secondo Piccioni, gli sgarri alla comunità omosessuale: dagli assalti di qualche anno fa alla sede Arcigay alla bocciatura annunciata del registro per il riconoscimento delle unioni civili. Troppo facile, ora che il turismo è in crisi, guardare al mondo gay per risollevare le finanze!
E poi, non basta dichiarare un albergo gay friendly per richiamare omosessuali, prima bisogna creare una rete di opportunità che inducano questa fetta di clienti a chiedere ospitalità a Riccione: spiagge gay, locali specifici, saune. Insomma, non si inizia dal nulla e Riccione al momento non offre molto da questo punto di vista.
Neanche gli albergatori guardano con favore alla proposta di Promohotel. Da una parte, c’è chi lamenta preoccupazione per l’eventuale perdita delle famiglie tra i clienti affezionati dell’albergo da anni, e sulle quali il turismo riccionese ha peraltro sempre puntato molto. D’altra parte, la maggioranza degli albergatori si dice disposta da sempre ad accettare clienti gay, nel nome del buon senso e del rispetto ma non disposti ad essere etichettati come hotel per gay.
Etichetta che, francamente, sconvolge anche me: non vi sembra una forzatura ghettizzante?
Ragazzo Gaio says:
francamente? Ghettizzante a dir poco..
lucio says:
” E poi, non basta dichiarare un albergo gay friendly per richiamare omosessuali, prima bisogna creare una rete di opportunità che inducano questa fetta di clienti a chiedere ospitalità a Riccione: spiagge gay, locali specifici, saune. Insomma, non si inizia dal nulla e Riccione al momento non offre molto da questo punto di vista.”
Eh già, niente terme-orgie, nemmeno una discoteca con annessa dark-room e poi le spiagge gay cosa sono? I gay non prendono il sole come tutti gli altri esseri umani?
Poi… ” Locali specifici” fà proprio ridere!
Il presidente di Arcigay di Riccione che mi piacerebbe conoscere dice molte cose stupide; lui, con la sua organizzazione burocratizzata, rende impossibile la vita ai gay.
Spero che la mia città rimanga “aperta” e non diventi un ghetto per una parte di omosessuali: i GAY, eh già perché mica sono tutti GAii e tutti i soldi che incassa il CLASSIC club per far entrare gli impasticcati nell’after hour?
Si sa che gay non sono ma basta che pagano…
Che tristezza solo leggerli, Riccione rimanga Riccione: non vogliamo strutture pornografiche e stupide ma una città bella da vivere per tutti.
Romina says:
Caro Lucio,
forse avrai letto anche tu i giornali ieri mattina, e a proposito di Arcigay…Davide Piccioni, ex segretario di Arcigay Riccione afferma (testuali parole): “Un po’ se l’è cercata!”
Si riferisce al caso del 59enne vittima di estorsione dopo un rapporto omosessuale. E aggiunge: “Diventa vittima di delinquenti chi nega a se stesso la propria vita”.
Io vorrei dire, riallacciandomi al tuo discorso:
L’ESTORSIONE E’ UN REATO! Sempre e comunque, che la persona in questione sia omosessuale o eterosessuale, che il suoo silenzio sia frutto della paura di dichiararsi o del pudore o di altre logiche…ma perchè tentare di etichettare sempre le persone?
In questo caso poi, l’etichetta è bella grande, se arriva quasi a coprire un reato perseguito dalla legge!
Forse lo scopo di queste dichiarazioni era far capire ai giovani che non devono avere paura di dichiararsi? Può darsi, in ogni caso certe dichiarazioni lasciano perplessi…nel migliore dei casi!
Kevin says:
Il tipo dell’Arcigay di Riccione l’ha sparata veramente grossa.
Sono gay dalla nascita e mi sento profondamente offeso da questa persona. Trascorro tutte le mie estati a Riccione, da 10 anni, e non mi sono mai accorto di questa bassa attenzione verso il nostro stile di vita.
Piccioni dimettiti!
lucio says:
Romina, non capisco cosa c’entra l’episodio di estorsione che conosco con la storia del TURISMO GAY! E’ il concetto stesso che ghettizza i gay quello di avere hotel per gay, bar per gay ecc. se vogliamo una società ARMONICA i gay dovrebbero poter stare tra le persone non gay senza avere loro LOCULI morbosi o meno.
Per quanto mi riguarda sottoscrivo quello già detto: ai gay servono “attrezzature” quali: saune, dark room, bar per ritrovi e battonaggio; il fine è il sesso! Non è moralità la mia ma constatazione. Se i gay vogliono venire a Riccione POSSONO venire senza problemi: gli albergatori non si scandalizzano a riservare una suite matrimoniale a 2 ragazzi, se ciò è accaduto che qualcuno dica nome dell’hotel! i nascondiamo dietro episodi come quello di cronaca grigia per non dire la verità: GAY non è essere omosessuali, gay è un modo di vivere ghettizzato che fà più danni a chi lo vive che alla società, la quale oramai è indifferente e spesso favorevole (si dicono gay friendly solo per schikkeria, innegabile).
Trovo di uno squallore la richiesta del presidente di arcigay… ma tu conosci la struttura che regge arcigay?
Sai come funziona? Forse no, altrimenti non scriveresti queste cose.
A tutti gli omosessuali: siate liberi di andare in vacanza dove vi pare! Non siate schiavi dei veri pregiudizi che Grillini e Co. vi inculcano per i loro comodi politici!
SIATE LIBERI
Morgan says:
Volevo sottolineare quello che dice Lucio… E’ UNA VERGOGNA che sfruttando i permessi agevolati da club arcigay il Classic di fatto faccia veri e propri after hour per eterosessuali… vedere per credere.
Si tratta a mio avviso dell’approfittarsi delle leggi fingendo di essere quello che di fatto non si è !
Io al Classic sono stato insultato e minacciato da un turista tanto che me ne sono dovuto andare perchè temevo per la mia incolumità. Le persone preposte all’ordine non hanno alzato un dito. Per fortuna poi ho trovato almeno un buttafuori che è stato comprensivo e mi ha scortato fino all’auto.
Ripeto… vedere per credere.