Avanza l’iter di legge per includere i parchi tematici nella Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo): ai parchi tematici verrebbe dato un contributo stratale in virtù della loro funzione di “calamita” turistica, al pari di luna park e circhi.
In Romagna il provvedimento riguarderebbe diversi parchi: Mirabilandia a Ravenna, Fiabilandia e Italia in Miniatura a Rimini, l’Acquario di Cattolica, Oltremare e Aquafan a Riccione e un nuovo zoo safari che sorgerà a Fosso Ghiaia nel ravennate.
Venticinque in tutto, in regione, anche se occorrerà verificare se tutti sono in possesso dei requisiti che li individuano come parchi permanenti.
Si, perchè la legge a cui ci riferiamo è del 1968 e al momento regolamenta solo l’attività del cosiddetto “spettacolo viaggiante”, mentre la nuova proposta vuole includere nel Fus anche i parchi tematici permanenti, in particolare appartenenti a 5 categorie: tematico, acquatico, faunistico- naturalistico, educativo e parco- avventura.
Ma cos’è il FUS?
Il Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) è un meccanismo utilizzato dal governo per dispensare fondi nei settori dello spettacolo. Viene finanziatodi anno in anno in base alla legge finanziaria e ripartito tra i vari settori di pertinenza con un decreto del Ministro per i beni culturali. Nel 2009, ad esempio, sono stati destinati al Fus oltre 398 milioni di euro, così ripartiti:
– enti lirici: 47,5%
– attività cinematografiche: 18,5%
– attività di prosa: 16,3%
– attività musicali: 13,7%
– attività di danza: 2,3%
– attività circense: 1,5%
– altro: 0,2%
Perchè un contributo statale ai parchi?
Il nuovo provvedimento sarebbe motivato dalla necessità di valorizzare i parchi tematici come “calamita” turistica.
“L’aspetto importante” si legge sul quotidiano La Voce di Rimini (16/11/2010) “è la motivazione politica che è all’origine della modifica normativa. In buona sostanza i parchi divertimento permanenti ottengono una sorta di patente di volano turistico per il Bel Paese”.
Non v’è dubbio che i parchi divertimento costituiscano un’attrattiva turistica ma, dico io, siamo sicuri che parchi che arrivano a registrare anche 2 milioni di ingressi in un’estate (dati 2009), come si legge ad esempio in un comunicato diffuso da Mirabilandia, e che arrivano a far pagare un biglietto 31 euro come nel caso di Mirabilandia e 24 come Aquafan, abbiano bisogno di contributi statali al pari di circhi e luna park?
Circhi e luna park che, ricordo, stanno sparendo nonostante il contributo statale.
Io credo che tra tutti i settori dello spettacolo che fanno riferimento al Fus, i parchi divertimento siano davvero gli unici a non aver bisogno di aiuti statali!
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