La protesta della Bassona

Torniamo a parlare della spiaggia della Bassona, una delle spiagge più belle del litorale romagnolo e tradizionalmente occupata dai nudisti. Da quest’anno è stata interdetta alla sosta e alla balneazione dal Corpo Forestale dello Stato. Ma c’è qualche novità.

Di lei avevamo parlato qualche mese fa per avvertire del provvedimento che vietava accesso e balneazione a questa spiaggia (leggi il post). Ora la bella spiaggia ravennate torna a far parlare di sé.

Il Comitato dei Capannisti ha lanciato una protesta contro il divieto di balneazione imposto dal Corpo Forestale su quasi tutti i 3 Km di spiaggia libera che va dalla foce del Bevano al camping di Lido di Dante.

Il Comitato ha già raccolto firme e distribuito volantini contro il provvedimento, che impone tra l’altro oltre al divieto di balneazione, anche quello di passeggio o di sedersi semplicemente sulla spiaggia.

La protesta dei capannisti è rivolta anche nei confronti di un altro provvedimento della forestale, la sbarra alla foce del Bevano dove si trovano i capanni: “Così non abbiamo  accesso ai capanni, siamo relegati in una specie di riserva come fossimo indiani”

E voi da che parte state?


  1. Ero una ragazzina, e la bassona rappresentava l’unica forma per noi delle vicine campagne di fare vacanza.
    Il capanno sembrava una villa….quanta gioia nei nostri cuori . Dopo quasi 50 anni torno per ripercorrere, mostrare quel tratto di mare dei miei sogni e scopro che non ci puo piu accedere.
    Non e giusto togliere tutti i nostri sogni

  2. oscar says:

    La Bassona era un luogo un pò mitico per noi di san marino perchè era una spiaggia dove poter fare del nudismo in santa pace. Ho dei ricordi di tanti anni fa quando poter andare alla Bassona era senz’altro una cosa interessante. Da allora è rimasto quel ricordo e ora leggendo questo blog vedo che ancora se ne parla stavolta in negativo.
    La dolce Bassona, quanti anni sono passati da allora, quante ne abbiamo viste e ascoltate nonchè quest’ultima di una probabile morte di questa mitica spiaggia tesoro dei sogni di libertà di tanti ragazzi. Forza Bassona, chissa che non mi rivedrai ancora.

  3. oscar says:

    La Bassona era un luogo un pò mitico per noi di san marino perchè era una spiaggia dove poter fare del nudismo in santa pace. Ho dei ricordi di tanti anni fa quando poter andare alla Bassona era senz’altro una cosa interessante. Da allora è rimasto quel ricordo e ora leggendo questo blog vedo che ancora se ne parla stavolta in negativo.
    La dolce Bassona, quanti anni sono passati da allora, quante ne abbiamo viste e ascoltate nonchè quest’ultima di una probabile morte di questa mitica spiaggia tesoro dei sogni di libertà di tanti ragazzi. Forza Bassona, chissa che non mi rivedrai ancora. Niente di meglio di un sano nudismo.

  4. giorgio says:

    Questo “DICTAT” ha lo scopo di confinare i naturisti in un ghetto! Ci toglie la libertà! la spiaggia della Bassona è di tutti e tutti hanno diritto ad usufruirne. La forestale, invece di provvedere a pulire pineta e spiaggia, assolda volontari che, non avendo nulla da fare, importunano le persone che prendono il sole non facendo nulla di male cacciandole. Vi sono senzaltro interessi occulti e purtroppo
    quando saranno a noi noti, sarà troppo tardi.
    Peccato!!

  5. io alla Bassona ci ho trascorso le vacanze più belle che si possano immaginare..dalla nascita fino a 16 anni
    .avevamo il capanno ed eravamo dei veri “signori”..senza alcun confort ma con tanta semplicità, serenità, rispettosi al massimo per l’mabiente…insomma ..un PARADISO.
    ci sono tornata quest’anno dopo tanto tempo e trovo tutto transennato…ovviamente ciò non mi ha fermato e ho scoperto con ORRORE che è stato tutto raso al suolo!bel lavoro!!!!!avessero almeno tolto le macerie…invece è tutto là, distrutto come se ci fosse stato un bombardamento!era meglio forse lasciare i capanni così come erano…sicuramente il paesaggio ne avrebbe tratto vantaggio.ERA BELLISSIMO!!e anche qui finisce un sogno……ma la BASSONA sarà per sempre nel mio cuore e nei miei pensieri più felici

  6. Che vergogna, che miopia e che ipocrisia. E’ la spiaggia più bella della Romagna, che è rimasta tale anche grazie ai naturisti: se la blinderanno non faranno che annientare le attività commerciali e la zona verrà consegnata agli scambisti e alle attività illegali. A meno che non la vogliano pattugliare 24 ore su 24 come una base militare. Complimenti, sindaco, un vero colpo di genio.

  7. Riccardo says:

    Caro Leo, la vergogna è il NON rendersi conto che che la natura non è a nostra disposizione sempre. L’inciviltà unita la colonizzazione di tutti gli ambienti naturali da parte dell’uomo hanno annichilito le aree naturali e i corrispettivi ecosistemi. In romagna, l’ecosistema costiero è quello ovviamente più compromesso per tantissimi motivi. Se vogliamo fare un passo in più occorre rendersi conto che preservare questi ecosistemi è di gran lunga più importante rispetto alle nostre esigenze vacanziere. La spiaggia incontaminata è stata chiusa per permettere la nidificazione di un uccello a rischio, il fratino, che si serve delle spiagge per riprodursi. Se vogliamo trasmettere questa sensibilità ai nostri figli occorre fare molti passi indietro e rinunciare a molti di quelli che a noi sembrano diritti, ma che in realtà sono privilegi, e credimi, utilizzare la bassona come località balneare allo stato attuale delle cose è un grosso privilegio, un furto alla natura che noi chiamiamo “il nostro sogno” ma che in realtà è uno stupro nei confronti di un ecosistema fragile. Esistono 200Km di coste e solo quel pezzo è incontaminato, a fare il bagno e a stare in relax si può andare da un’altra parte, svincolandosi da ricordi infantili gioiosi o altro. Sopratutto bisogna smettere di giustificare le scelte solo in base a motivi economici (cito il tuo”non faranno che annientare le attività commerciali”). Ognuno di noi deve rendersi conto di questa cosa. se invece prevale l’egoismo della nostra specie, come fino ad ora è prevalso, possiamo dire addio a tutto, compreso alla Bassona e ai <cCapanni, perchè un mondo senza ambiente naturale è un mondo finito. Penso che ci sia molto da riflettere

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