A Riccione la spiaggia cambia volto

I bagnini di Riccione sono pronti a rifare il trucco ai loro stabilimenti balneari. Qualche anticipazione? Strane piscine dalle forma trapezoidali, cabine interrate che permetteranno maggior visibilità del mare per chi passeggia, zone fitness/sport e altre aree relax.

Tra i Bagni di Riccione pronti al “restyling” ci sono: il bagno 75, l’85, insieme il 108 e 109 ed il bagno 117 (questi ultimi tre hanno un progetto firmato dall’architetto Andrea Matteoni). Anche il Bagno 110 ha presentato un progetto, così anche il Bagno 135 e 136 (assieme).
Altri 12 operatori balneari (in particolare operatori dei locali della zona del Marano (Opera, Hakuna Matata, Beach Restaurant, Sol y Mar ecc.) rimangono in attesa delle modifiche in corso di approvazione del piano urbanistico.

Ma ciò che frena molti bagnini di Riccione è la querelle ancora aperta fra Regione e Governo per le concessioni demaniali della spiaggia. La Regione Emilia Romagna ha deciso di continuare ad applicare la legge regionale che prevede la proroga fino a 20 anni in merito alle concessioni demaniali marittime, mentre il Governo ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale.
Il problema  si è sollevato in Agosto quando la commissione europea ha minacciato l’Italia di infrazione poiché continua a privilegiare i vecchi operatori nel momento del rinnovo della concessione, contravvenendo alla regola della libera concorrenza per lo sfruttamento della spiaggia (mancata applicazione della direttiva europea Bolkestein relativa ai servizi).

La legge della Regione Emilia Romagna prevede una proroga della concessione fino a venti anni per coloro che hanno chiesto un piano d’investimento adeguato. Sono oltre 2000 le imprese della riviera romagnola coinvolte da questo provvedimento e oltre 20.000 in tutto il territorio nazionale.

Il provvedimento del Governo rischia di sconvolgere l’intera economia regionale legata alla balneazione in un momento economico particolarmente delicato.

I progetti di riqualificazione comportano investimenti di milioni di Euro da ammortizzare in diversi anni di attività ed è più che legittimo che gli operatori chiedano certezze. Sembra che entro tempi brevi (un mese circa) la questione dovrebbe chiarirsi, così sperano nel Comune di Riccione. Sono in attesa di certezze anche gli istituti bancari, le assicurazioni che al momento non concedono prestiti per gli investimenti nella riqualificazione balneare. Già il Piano Spiaggia rappresenta un passo positivo nella direzione giusta.

Attendiamo fiduciosi gli sviluppi.


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