Rimini, spazio all’arte contemporanea

progetto-scultura-RiminiD’estate l’arte non va in vacanza: a Rimini due appuntamenti da segnare in agenda.

Il primo è con la mostra di pittura contemporanea “Conseguenze 2011” che si svolge al nuovo spazio Odd Exhibitions (prorogata fino al 12 giugno) e vede protagonisti due artisti riminesi.

Il secondo, invece, è con la scultura italiana contemporanea e prende corpo nelle sale di Castel Sismondo dal 16 luglio al 16 ottobre 2011.

Sarà una lunga estate d’arte quella riminese. In attesa della grande mostra curata da Marco Goldin per Linea d’Ombra “Da Raffaello a Kandinski. Capolavori dai musei dal mondo a Rimini” che colorerà d’arte le sale di Castel Sismondo dal 21 gennaio al 3 giugno 2012, le stesse sale si preparano a trascorrere l’estate in compagnia di altre opere d’arte.

Si tratta delle opere di “Progetto Scultura 2011”, una mostra che porta a Rimini la scultura italiana contemporanea e che si svolge dal 16 luglio al 16 ottobre 2011.

Pomossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, è curata in questa prima edizione, dalla bolognese Beatrice Buscaroli, storico e critico d’arte, docente all’Università di Bologna- Ravenna e all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

A lei è stato affidato il compito di scegliere gli artisti: una ventina in tutto, fra gli scultori italiani contemporanei più famosi, da Marco Lodola a Maria Luisa Tadei, da Marco Prestia a Mirca Carroli.

Dalla scultura alla pittura per la mostra “Conseguenze 2011”, allestita nel nuovo spazio Odd Exhibition di Rimini (via Giovanni XXIII, n. 8 ) e visitabile fino al 12 giugno. In questo caso, oltre ad esplorare il campo della contemporaneità, affondiamo le radici anche nel concetto di territorialità visto che i due artisti in mostra sono pittori riminesi, Francesco Ferranti e Francesco Pasculli.

Si tratta di una mostra interessante perchè mette a confronto due artisti molto diversi ma accomunati nel profondo da una stessa profonda percettività coloristica, che nasce da un tratto d’anima comune: la stessa discrezione e delicatezza dei colori attraverso cui vengono interpretati temi e intenzioni diversi.

Ferranti è attratto dall’avvolgimento, dal bozzolo, dall’abbraccio che protegge e apre lo sguardo su altre dimensioni.
Pasculli parte dai paesaggi e li scansiona creando porzioni, fette o cubi che profumano di cubismo.


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