Rimini, Tosca a Capodanno

Rimini da il benvenuto al 2010 con la tradizionale opera di Capodanno. Quest’anno l’associazione Atto Primo mette in scena la Tosca di Giacomo Puccini. Per la prima volta sul palco dell’Auditorium anche l’orchestra Camerata del Titano di San Marino.

L’oschestra sammarinese, diretta dal Maestro Augusto Ciavatta, lavorerà insieme al coro Amintore Galli: è formata da 64 elementi e per la Tosca sarà diretta dal M° Matteo Salvemini, direttore del coro Galli.

L’opera lirica è in 3 atti, con il libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Regia, scenografia e costumi sono di Ivan Stefanutti.

Nell’interpretazione di Stefanutti, la Tosca ha un ritmo serrato e viene presentata in chiave gotica, non ci sono rallentamenti della tensione, non trionfa l’amore, sullo sfondo c’è una Roma dove regna la tenebra e si corre velocemente verso il baratro.

A differenza delle opere presentate gli anni scorsi, la Tosca è una prima assoluta: dopo la Prima in scena il  1° gennaio alle 17.30, sarà replicata il 3 gennaio alle 21.00 presso l’auditorium Palacongressi di via della Fiera.

L’Opera è tratta dal dramma La Tosca di Victorien Sardou. E’ considerata l’opera più drammatica di Puccini, è ricca di colpi di scena ed esprime appieno la vena melodica di Puccini nei duetti tra Tosca e Mario. Fu rappresentata per la prima volta il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma.

La trama
L’azione si svolge a Roma nell’Ottocento dopo la rivoluzione francese e la caduta della prima Repubblica Romana. E’ la storia del pittore Mario e della sua amata, Tosca.

Nel I atto, il bonapartista Angelotti per sfuggire alla prigione di Castel Sant’Angelo si rifugia nella chiesa di Sant’Andrea della Valle dove sua sorella, la marchesa Attavanti, gli lascia un travestimento femminile per farlo fuggire. Qui incontra il pittore Mario Cavarodossi (Stefano La Colla, tenore), che conosce da tempo e di cui condivide la fede politica. I due preparano la fuga, ma l’arrivo di Flora Tosca (Chiara Angella, soprano) costringe Angelotti a nascondersi. Tosca fa una scenata di gelosia a Mario, che ha ritratto la Maddalena con il volto della marchesa Attavanti. Una volta uscita di scena, Mario offre protezione ad Angelotti nella sua casa di periferia.

I due escono per raggiungere la casa dimenticando in chiesa il ventaglio della marchesa. La falsa notizia della vittoria delle truppe austriache su Napoleone a Marengo fa esplodere di felicità il sagrestano, che invita i bambini a preparare il Te Deum. Il capo della polizia papalina Scarpiaper incastrare Angelotti decide di servirsi di Tosca che lo porterà a Mario, di cui sospetta fortemente. La fa ingelosire con il ventaglio della marchesa: Tosca giura di ritrovarlo e Scarpia, soddisfatto, la fa seguire dai suoi scagnozzi.

Il secondo atto comincia con la festa a Palazzo Farnese per la vittoria. Mario è stato arrestato e portato a Scarpia. Neanche sotto tortura, Cavarodossi rivelerà il nascondiglio di Angelotti, ma Scarpia fa ascoltare a Tosca le urla dell’amato finché lei, esasperata, gli rivela il nascondiglio di Angelotti.

Quando si viene a sapere che è Napoleone ad aver sconfitto gli austriaci, Mario inneggia alla vittoria e Scarpia lo condanna a morte. Tosca gli chiede la grazia e lui accetta a patto che lei gli si conceda. La convince che si tratterà di una finta fucilazione e prepara per loro un permesso per lasciare Roma ma al momento in cui si avvicina per riscuotere la sua ricompensa lei lo accoltella e scappa.

Nel terzo atto, Mario ormai attende la morte e inizia a scrivere una lettera d’amore a Tosca  ma non riesce a terminarla. Lei lo informa che la fucilazione è solo simulata e che presto fuggiranno insieme. Ma all’alba, Mario sarà fucilato sul serio e Tosca, disperata, si getterà dal castello.

I biglietti sono in vendita, il costo varia da 25 a 50 euro a seconda del settore prescelto e sono acquistabili in prevendita a Rimini in via Gambalunga 17 a partire dal 5 dicembre. Per informazioni: tel. 331 4228946 / 328 1922593


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