Tassa di soggiorno: Rimini vaglia pro e contro

Il federalismo fiscale apre la strada alla nuova prospettiva della tassa di soggiorno: assistiamo a un ritorno della tassa per i turisti? Rimini si divide, anche se l’idea di ricavare fondi da reinvestire nel turismo, in un momento di crisi economica come questo, alletta parecchio …

Torniamo a parlare della tassa di soggiorno: dopo aver visto il caso di Cervia, ora parliamo dei protagonisti del turismo riminese.

Tassare i turisti a Rimini non è mai piaciuto ma in tempo di tagli agli enti locali le cose possono anche cambiare … Questo in sostanza il pensiero espresso dall’assessore al bilancio del comune di Rimini Antonella Beltrami, che sul Corriere di Rimini (14/ 01/ 2011) tira le somme: “Nove milioni di presenze, 1 euro al giorno, 9 milioni di euro.” Soldi in più che in tempo di ristrettezze economiche, potrebbero servire a finanziare gli eventi estivi.

Di diverso avviso l’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci che di fronte a questo provvedimento definisce il turismo una vacca da mungere e sottolinea che questa novità, unita all’Iva già molto più alta rispetto ai nostri concorrenti, porterà alla perdita di quote di mercato.

Tassa bocciata anche dall’assessore provinciale al turismo Fabio Galli perché “anacronistica e non risolve”. Galli mette in luce anche un altro problema: bisognerebbe evitare che un comune la applichi e un altro no. E’ necessario armonizzare le scelte, affinché non ci siano comuni penalizzati.

Sarebbero, infatti, i Comuni a decidere se applicare o meno la tassa, mentre alla provincia toccherebbe semmai coordinare le diverse posizioni. Se da una parte l’introduzione di questa tassa non è giusta, dice Galli, dall’altra è pur vero che coi bilanci ridotti all’osso i cittadini possono essere stanche di veder gravare le spese degli eventi solo sulle proprie spalle!

La tassa di soggiorno fa discutere anche gli albergatori: la presidente dell’Associazione Albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis la definisce “inapplicabile” e aggiunge “Servono misure concrete e sistematiche, non una tassa di scopo di fatto inapplicabile!”

E tu cosa ne pensi?


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