Non è vero che le strutture alberghiere di piccole dimensioni hanno effetto negativo per il sistema turistico: lo rivela Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna in occasione del convegno sul turismo di Bologna.
Le piccole strutture ricettive hanno un ruolo fondamentale perché riescono a garantire la continuità con la tradizione e, lungi dall’essere un limite del sistema turistico contemporaneo, costituiscono una risorsa preziosa su cui investire. Così la pensa Assoturismo-Confesercenti. E volatilizza in un attimo la falsa credenza secondo cui i piccoli alberghi sarebbero controproducenti sulla scena turistica internazionale.
Infatti, piccoli alberghi e grandi hotel o catene alberghiere sono due realtà in equilibrio dinamico: i piccoli hotel possono trarre sproni di innovazione dai grandi alberghi e questi ultimi possono attingere dai piccoli hotel il rispetto della tradizione. La cultura ricettiva regionale secondo Bollettinari (segretario Confesercenti regionale) è stata oggetto di una evoluzione straordinaria negli ultimi 10 anni, un cambiamento non ancora adeguatamente compreso e valorizzato.
E i dati sembrano confortare la sua tesi. Il numero degli alberghi in regione è diminuito del 9,3%, gli alberghi a 4 5 stelle sono aumentati del 67%, i 3 stelle del 36%. Invece gli alberghi 1 o 2 stelle si sono dimezzati.
Tenendo conto della delicata situazione economica in cui versa l’Italia, ci sono provvedimenti concreti da prendere, avverte Bollettinari, che vadano in direzione antirecessiva: aumento delle risorse per la promozione all’estero, accessi al credito e interventi di natura fiscale come l’abbassamento dell’Iva sui servizi turistici, l’adeguamento degli studi di settore e la rateizzazione dell’accordo di novembre.