Al via a Rimini il progetto che porterà al largo della costa di Miramare un vero e proprio parco sottomarino: non siamo alle Maldive o sul Mar Rosso, ma il nuovo parco sottomarino farà la felicità di sub e appassionati di immersioni subacque. A 12 metri di profondità giace un vecchio impianto per la miticoltura, pieno di anfratti e sporgenze divenute negli anni l’habitat di numerose specie.
L’idea di trasformare questo tesoro sommerso in un vero e proprio parco marino nasce da un gruppo di 11 associazioni (tra cui Acli, Alkadia, Consorzio Piccoli Alberghi di Qualità, Dive Planet, sub Rimini Gian Neri) già dal 2009 riunite nella società “Per il parco marino di Rimini” con l’obiettivo di realizzare una zona protetta, come è stato fatto per la piattaforma Paguro al largo di Ravenna e divenuta zona di tutela biologica.
L’area che deve ospitare il parco è un quadrato con il lato di 1 km e i promotori dell’iniziativa non negano la possibilità che l’area venga aperta anche alla pesca sportiva. In futuro attività subacquea e pesca sportiva andrebbero così ad arricchire l’offerta turistica riminese.
Il progetto c’è e i vantaggi non mancano. Ma occorre prima rimuovere un ostacolo: oggi la zona è coperta da un impianto a galleggianti che andrebbe spostato in un’altra area.
A chi sorride pensando alle immersioni nell’Adriatico, i promotori rispondono che, a differenza di quello che si può pensare, l’Adriatico è un mare sano e popolato da molte specie di pesci, non solo da pesce azzurro!
Non solo: l’Adriatico è un mare pescoso con una grande biodiversità e una variabilità stagionale accentuata.
Se, infatti, d’inverno vi si incontra una fauna tipica dell’area atlantica e dei mari del nord, d’estate crescono le specie tipiche dei mari tropicali del nord Africa come i pesci balestra.
Rimini diventerà la nuova meta del turismo subacqueo? Magari non saranno le Maldive, ma valorizzare il nostro mare è una gran bella idea, speriamo che possa realizzarsi presto!