
Ascia martello in pietra – Neolitico
Le prime testimonianze di vita sociale nel territorio sammarinese risalgono, con molta approssimazione, al 5000-4000 a.C., nel cosiddetto Neolitico, periodo a cui si fa risalire l’ascia – martello in pietra, strumento ritrovato nella zona di San Giovanni sotto le Penne, nel castello di Borgo Maggiore.

Ascia bronzea
Alla civiltà del Bronzo (2000 a.C. circa) invece si ricollegano altri ritrovamenti nella zona del castello di Casole, tra cui un’ascia bronzea.
Si arriva poi al 900 a.C. circa e alla cosiddetta cultura Villanoviana, da Villanova, piccolo centro vicino a Bologna, dove nel 1853 fu scoperto da Giovanni Gozzadini il primo gruppo di tombe attribuibili a questo periodo. Nel territorio di San Marino sono state ritrovate tracce di civiltà villanoviana a Castellaro, in particolare gli scavi archeologici hanno rinvenuto buche circolari contenenti urne cinerarie, resti di ossa e rocchetti di terracotta con decorazioni, testimonianza della pratica tipica della cultura Villanoviana dell’incenerimento e sepoltura delle salme.
A Casole si documenta invece la presenza del popolo etrusco grazie al ritrovamento di rottami di vasi e frammenti di patere, colorate in rosso o in nero. In altre zone (Santa Mustiola, Fiorentino e sul crinale del Monte Titano) sono stati ritrovati sepolcreti e resti abitativi.

Statuetta Mercurio – Età romana
In seguito all’espansione di Roma e alla fondazione della colonia di Ariminum (Rimini) nel 268 a.C., il territorio di San Marino viene inglobato nell’Aemilia, l’ottava regione romana. Di questo periodo si hanno le tracce più significative: tombe, fittili e amuleti a Fiorentino, a Castellaro e a Chiusa (quest’ultima tomba con tegoloni ricurvi e tegole siglate); 2006 monete d’epoca repubblicana, a Domagnano; vari fittili d’impronta romana a S. Mustiola; una statuetta in bronzo raffigurante Mercurio (I – II secolo d.C.).
Molto forti anche i segni di un’intensa colonizzazione rurale romana (nel Placito Feretrano sono 6 i nomi di fondi di origine latina: Fabbrica, Silvole, Griziano, Laritiniano, Petroniano, Erviano).
Un altro notevole ritrovamento (scoperto durante lavori agricoli di fine 800 nel castello di Domagnano), che testimonia la presenza gota in queste terre, consiste nel cosiddetto “Tesoro di Domagnano“, un corredo funebre (composto da varie suppellettili e oggetti di oreficeria di epoca ostrogota) appartenente ad una nobildonna molto probabilmente risalente al V o VI secolo d.C.
Il tesoro, ora diviso tra vari musei, è presente come ricostruzione insieme ad altri reperti archeologici del territorio si trovano esposti presso il Museo di Stato sammarinese.
La storia di San Marino continua con le testimonianze dell’epoca medievale e della nascita delle istituzioni comunali.
Tesoro Domagnano